#2 LASCIA ANDARE l’IRREQUIETEZZA
Bentornato alla seconda parte del nostro programma di 21 giorni
OSHO: Meditazione per persone indaffarate
Strategie per alleviare lo stress di chi non ha tempo per meditare.
INTRODUZIONE
Il programma di oggi include l’intuizione di Osho su un particolare aspetto della meditazione, da lui definito “essere un testimone”, e una pratica tecnica di meditazione che tratta dell’irrequietezza; qualcosa con cui tutti noi abbiamo familiarità.
Osho afferma che l’irrequietezza è profondamente connessa con la noia. La persona indaffarata è di fatto annoiata, ha un problema con il non fare niente; ha bisogno di tenersi occupata, non sa come essere in uno spazio di silenzio e di osservazione.
L’irrequietezza è una risposta all’energia che si trova nei posti sbagliati; l’irrequietezza è percepita come un’incapacità di acquietarsi – per esempio, la mente potrebbe essere attiva con i pensieri, sebbene adesso sia ora di dormire; il corpo sembra avere una vita propria, e scarica energia battendo un piede o con un continuo movimento delle mani e delle dita.
La tecnica di meditazione che verrà suggerita consiste nell’osservare il proprio corpo e ci fornirà uno strumento e un metodo con cui gestire l’irrequietezza.
I dettagli in inglese della tecnica di meditazione sono disponibili come PDF scaricabile, così che tu possa sperimentare questa meditazione ogni volta che lo desideri.
OSHO TALK – Le parole di Osho
La meditazione è un processo semplicissimo: sii testimone del tuo processo mentale, non fare niente di niente! Non occorre fare nulla, sii soltanto un testimone, un osservatore, uno spettatore che guarda il traffico della mente – pensieri che passano, desideri, ricordi, sogni, fantasie. Rimani semplicemente distaccato, tranquillo; li guardi, li vedi, senza giudizio, senza condanna, senza dire: «Questo va bene» e neppure: «Questo va male». Non chiamare in causa i tuoi concetti morali, altrimenti non sarai mai in grado di meditare.
Per questo sono contro la cosiddetta morale: è antitetica alla meditazione, perché quella che viene considerata una “persona morale” è così piena di idee morali, di “devi” e “non devi”, che non è in grado di osservare, non può semplicemente stare a guardare; balzerà a delle conclusioni: «Questo non è giusto»; e: «Questo è giusto!» E si attaccherà a qualsiasi cosa percepisca come giusta e vorrà eliminare qualsiasi cosa ritenga sbagliata. Saltellerà da un pensiero all’altro, comincerà a lottare, cercando di afferrare qualcosa e così perderà qualsiasi presenza testimoniante.
Essere testimoni significa semplicemente un’osservazione distaccata, senza pregiudizi. Questo è l’intero segreto della meditazione. È semplice! Una volta afferrato il trucco è la cosa più semplice del mondo, perché ogni bambino nasce in quell’innocenza, l’avete conosciuta nel grembo di vostra madre, l’avete conosciuta quando eravate molto piccoli, quindi è solo una riscoperta.
La meditazione non è una cosa nuova: siete venuti al mondo insieme a lei. La mente è qualcosa di nuovo, la meditazione è la vostra natura, il vostro stesso essere: come può essere difficile? Dovete solo conoscere il trucco: osservare!
Siediti sulla riva di un fiume e osservalo scorrere. Certo, a volte passa un pezzo di legno trasportato dalla corrente e a volte passa una barca… o magari un cadavere; oppure una donna bellissima potrebbe nuotare nel fiume. Tu osservi semplicemente, non ti lasci coinvolgere, rimani calmo, non ti agiti; non devi fare proprio niente, non c’è niente da fare: è il fiume e sono affari del fiume. Tu siedi semplicemente in silenzio. Seduto in silenzio, un po’ alla volta, impari l’arte… e un giorno, nel momento in cui la tua osservazione è totale, la mente evapora.
Se riesci a essere un osservatore al cinquanta percento, il cinquanta percento del traffico scompare; se osservi al novanta percento, il novanta percento del traffico scompare; se osservi al cento percento, totalmente in osservazione, la mente scompare totalmente, il fiume non c’è più. E in quel momento, quando la mente non esiste più, il suono è percepito.
E proprio in quel momento conosci che “questo” è “quello”: “questo” è il Tutto, “quello” è il Tutto, il Tutto scaturisce dal Tutto. E sebbene il Tutto scaturisce dal Tutto, rimane comunque il Tutto.
È per questo che non sono contrario a niente: non al sesso, non all’amore, non al denaro, non alla materia, non sono affatto contrario a niente! Vorrei che la mia gente vivesse la vita nella sua totalità. Se non la vivi in totalità diventi un ipocrita e un ipocrita è incapace di conoscere la verità.
Pierino e Giovannino chiedono alla nonna: «Nonna, come nascono i bambini?»
«Li porta la cicogna appesi al suo grande becco, bambini miei» risponde la nonna.
Pierino e Giovannino si guardano per un attimo, poi Giovannino dice: «Cosa ne pensi, Pierino? Glielo diciamo?»
«No, no!» dice Pierino. «Lasciamola nella sua innocenza!»
Tratto da: Philosophia Ultima – Capitolo 1
Disponibile in italiano: Questa è la vita
ISTRUZIONI per la MEDITAZIONE
La meditazione di oggi è un metodo per allineare l’energia, utile per gestire l’irrequietezza.
Quando ti senti irrequieto, fai attenzione e noterai che spesso sono le tue mani a essere nervose, oppure sono le gambe che sobbalzano, o è la testa che fa gli straordinari!
Nell’ambito di questa meditazione Osho spiega che è semplicemente il tuo corpo a non essere allineato, l’energia non è distribuita nelle giuste proporzioni. Prendendo le estremità del corpo – le gambe, le mani, la testa – in quanto separate, come viene fatto in questa meditazione, resta solo l’essenziale: tutta la tua energia si muoverà nel tronco, la parte essenziale.
Quella parte essenziale si rilasserà e l’energia inizierà a fluire di nuovo nelle gambe, nelle mani, nella testa, in modo più equilibrato.
È necessaria una nuova distribuzione dell’energia. È sempre l’energia – se è presente di più da qualche parte e meno altrove – che ti fa sentire privo di armonia, irrequieto. Con questa tecnica, che va fatta la sera, prima di andare a dormire, questa irrequietezza si acquieterà.
Mentre ascolti le istruzioni che seguono, puoi già fare pratica, così da familiarizzare con il metodo.
LASCIA ANDARE L’IRREQUITEZZA
Siedi in modo confortevole su una poltrona e abbandona la testa all’indietro, come fai dal dentista. Puoi usare un cuscino, così da assumere una posizione di riposo. Poi rilascia la mandibola, rilassala semplicemente di modo che la bocca si apra leggermente, e inizia a respirare con la bocca, non dal naso. Non cambiare il tuo modo di respirare: lascia che sia così com’è, naturale.
I primi respiri saranno un po’ irregolari; piano piano la respirazione si acquieterà e diventerà molto leggera. Inspirerai ed espirerai delicatamente, ed è così che dovrebbe essere. Tieni la bocca aperta, gli occhi chiusi, e resta quieto.
Poi inizia a sentire che le tue gambe stanno diventando molli, flosce, come se ti venissero portate via, come fossero staccate dalle giunture, tagliate via. Senti come se le gambe ti venissero portate via, e poi inizia a pensare di essere soltanto la parte superiore del tuo corpo: le gambe non ci sono più.
Poi le mani – pensa che entrambe le mani stiano diventando molli e ti vengano portate via. Potresti addirittura sentire all’interno un leggero schiocco! Come se si fossero rotte. Tu non sei più le tue mani – sono morte, portate via. E così le braccia…
Rimane soltanto il tronco, e la testa.
Poi inizia a pensare alla testa – anche questa ti viene portata via. Lascia che sia molle, sciolta: ovunque si muova, a destra o a sinistra, non ci puoi fare nulla. Lasciala semplicemente andare, ti è stata portata via.
A questo punto hai soltanto il tronco. Senti di essere solo questa parte: il torace, la pancia, tutto qui!
Fallo almeno per 20 minuti prima di andare a dormire, e fallo almeno per tre settimane. Qualsiasi agitazione provi si acquieterà.
Adesso prenditi un momento, partendo dal tronco verso l’esterno, per sentire di nuovo la sua connessione con la testa, le mani, le gambe; il tronco infatti è connesso con tutte queste parti. Per un momento, muovi delicatamente le dita delle mani e dei piedi, e la testa… ritorna alla realtà del tuo corpo come un tutto unico; e rientra nella tua giornata…
E ricorda: puoi scaricare il PDF in inglese di questa tecnica, più tardi.
NOTA: Le istruzioni in italiano su osho.it sono disponibili solo come lettura on line.
Per qualsiasi domanda puoi contattarci, scrivendo a: info@osho.it