Benvenuto alla diciannovesima parte del nostro programma di 21 giorni
OSHO: Meditazione per persone indaffarate
Strategie per alleviare lo stress di chi non ha tempo per meditare.
INTRODUZIONE
Se sei sempre impegnato, con tante cose che succedono intorno a te – persone sul lavoro che vogliono risposte, bambini che pretendono attenzione – potresti pensare che la soluzione sia trovare l’energia per soddisfare tutte quelle richieste, sforzarti di più per finire il tuo lavoro o per rendere felici i tuoi cari. Ma spesso noi mettiamo tutta la nostra energia nelle cose che facciamo e ci dimentichiamo di orientarne un po’ all’interno, verso noi stessi. E ignorando il nostro essere interiore, ci esauriamo ancora di più.
Il programma di oggi tratta di come volgere la nostra energia all’interno e prendersi cura di se stessi, diventando più consapevoli di chi sta guardando, anziché di ciò che si sta guardando.
E nel discorso di oggi Osho parla di rilassamento. Spiega di iniziare rallentando il corpo e le azioni; come prima cosa, rilassa semplicemente il tuo comportamento. Le tensioni vengono dalla mente, dal pensare al futuro e correre verso di esso, anziché vivere nel presente e sperimentare davvero ciò che c’è intorno a te.
OSHO TALK – Le parole di Osho
Potresti dire qualcosa di più sul rilassamento? Sono consapevole di una tensione profonda, all’interno del mio essere e sospetto che, con tutta probabilità, non sono mai stato totalmente rilassato.
Il rilassamento totale è il massimo. Adesso non puoi essere totalmente rilassato; nell’essenza più intima del tuo essere, persisterà una tensione.
Tuttavia, inizia a rilassarti. Parti dalla circonferenza – è lì che esistiamo, e possiamo iniziare solo dal punto in cui siamo. Rilassa la circonferenza del tuo essere – rilassa il tuo corpo, rilassa il tuo comportamento, rilassa le tue azioni. Cammina in maniera rilassata, mangia in maniera rilassata, parla e ascolta in maniera rilassata. Rallenta ogni processo; non avere fretta e non essere in furia. Muoviti come se l’intera eternità fosse a tua disposizione – in realtà, non esiste alcun inizio, né c’è una fine. Siamo sempre stati qui, e saremo sempre qui. Le forme continuano a cambiare, ma non la sostanza; gli ornamenti continuano a cambiare, ma non l’anima.
Tensione significa fretta, paura, dubbio. Tensione implica un continuo sforzo per proteggere, per essere sicuri, per essere al sicuro. Tensione vuol dire prepararsi oggi per il domani, o per una vita dopo la morte… timorosi che domani non si sarà in grado di confrontarsi con la realtà, ci si prepara. Tensione vuol dire che il passato non è stato veramente vissuto, ma in qualche modo scavalcato; pertanto, ti è rimasto appiccicato, è un postumo, ti circonda.
Ricorda una cosa davvero fondamentale della vita: qualsiasi esperienza non sia stata vissuta, ti rimarrà aggrappata addosso, persisterà: «Finiscimi! Vivimi! Completami!».
Dovrai iniziare a rilassarti, partendo dalla circonferenza. Il primo passo è rilassare il corpo. Ricordati quanto più ti è possibile di guardare il corpo, osserva se porti in lui qualche tensione, da qualche parte: nel collo, nella testa, nelle gambe. Rilassa quella parte consapevolmente. Vai semplicemente in quella parte del corpo… chiudi gli occhi e vai in quella parte del corpo, e persuadila, dille con amore: «Rilassati!»
E ti stupirà, ma se ti avvicini così amorevolmente a qualsiasi parte del corpo, ti ascolta, ti segue: è il tuo corpo! A occhi chiusi, entra nel corpo dalle dita dei piedi alla testa, e ricerca qualsiasi luogo in cui si annidi una tensione. Poi, parla a quella parte come se parlassi a un amico; lascia che esista un dialogo tra te e il tuo corpo. Digli di rilassarti, e digli: «Non c’è nulla da temere. Non aver paura. Io sono qui per prendermi cura di te – ti puoi rilassare». Pian piano, imparerai questo trucco, a quel punto il corpo si rilasserà.
Allora fai un altro passo, un po’ più profondo: di’ alla mente di rilassarsi. E se il corpo ascolta, anche la mente ascolta, ma non puoi partire dalla mente – devi iniziare dall’inizio. Non puoi partire da un punto intermedio, molte persone iniziano dalla mente e falliscono; falliscono perché iniziano da un punto sbagliato. Ogni cosa dev’essere fatta nel giusto ordine.
Se riesci a rilassare il corpo volontariamente, sarai in grado di aiutare la tua mente a rilassarsi volontariamente. La mente è un fenomeno più complesso. Una volta che avrai acquistato confidenza, quando saprai che il corpo ti ascolta, avrai una fiducia nuova in te stesso; adesso perfino la mente ti può ascoltare. Con la mente ci vorrà un po’ di più, ma accade.
Quando la mente è rilassata, inizia a rilassare il tuo cuore, il mondo delle sensazioni e delle emozioni… si tratta di un fenomeno ancora più complesso, ancora più sottile. Ma ora ti starai muovendo con grande fiducia, avrai una profonda fiducia in te stesso. Ora saprai che è possibile. Se è possibile con il corpo e se è possibile con la mente, è possibile anche con il cuore. E solo allora, solo quando hai superato questi tre passi, puoi fare il quarto.
Adesso puoi entrare nell’essenza più intima del tuo essere, che si trova oltre il corpo, la mente e il cuore: il centro stesso della tua esistenza. E riuscirai a rilassare anche quella.
Quel rilassamento di certo ti dona la gioia più grande che esista, l’estasi per eccellenza, l’accettazione. Sarai colmo di beatitudine e gioirai… La tua vita avrà in sé la qualità della danza.
Parti dal corpo, e poi, piano piano, scendi sempre più in profondità. E non iniziare con null’altro, a meno che il primo livello, quello primario, è stato risolto. Se il tuo corpo è teso, non iniziare con la mente. Aspetta. Lavora sul corpo. E le semplici e piccole cose sono di immenso aiuto.
Come prima cosa, il corpo deve rilassarsi completamente, come un bambino piccolo, solo allora inizia con la mente. Muoviti in maniera scientifica: prima ciò che è più semplice, poi ciò che è complesso, e poi ciò che è più complesso ancora. E solo allora puoi rilassarti nella tua essenza più intima.
Tratto da: The Dhammapada, Volume 1 – Capitolo 8, seconda domanda
Disponibile in italiano: La mente che mente
ISTRUZIONI per la MEDITAZIONE
La meditazione di oggi è una tecnica di centratura che utilizza gli occhi. Crea una profonda quiete e ti aiuta a sperimentare la tua dimensione interiore, il tuo potere personale.
Spesso avvertiamo che la nostra energia è esausta, esaurita, ci sentiamo svuotati – e abbiamo dimenticato completamente come tornare a nutrire la sorgente dell’energia. Accade a causa della nostra perenne estroversione.
La tua consapevolezza scorre verso l’esterno – questo è un fatto. Quando guardi un oggetto, la tua consapevolezza scorre verso quell’oggetto. Ti dimentichi di te stesso, ti focalizzi su quell’oggetto, la tua energia scorre verso di lui, i tuoi occhi sono puntati lì… e ti scordi di te stesso. Questa è l’estroversione, e noi conosciamo benissimo questo fluire dell’energia all’esterno.
Di solito, non facciamo che vedere, senza che l’energia ritorni mai a colui che vede; restiamo attaccati agli oggetti. Questo è un dissipare l’energia.
L’energia deve scorrere anche all’indietro, così che tu sia al tempo stesso sia il soggetto sia l’oggetto, simultaneamente; in questo modo vedi te stesso.
L’energia che consumi nell’estroversione, può essere sempre di più cristallizzata, anziché consumata, se apprendi la scienza segreta di come rivolgerla all’indietro. Questa è l’intera scienza di tutti i metodi di concentrazione.
Ed ecco la tecnica. Se hai uno specchio a portata di mano, la puoi provare immediatamente, subito dopo averla ascoltata.
COMPLETA IL CERCHIO
Prova questo piccolo esperimento davanti a uno specchio; è l’esperimento più semplice che puoi fare con facilità, rispetto a questo metodo… Ti guardi nello specchio, il tuo volto è nello specchio, i tuoi occhi sono nello specchio. Poi, per un istante, rovescia l’intero processo: comincia a sentire che sei guardato dalla persona riflessa nello specchio – non sei tu che ti guardi riflesso, ma è la persona riflessa nello specchio che ti guarda.
Per esempio, mettiti in piedi davanti allo specchio nella tua stanza da bagno, prima guarda la tua figura riflessa: tu guardi e il riflesso è l’oggetto. Questa è estroversione: tu guardi il tuo stesso volto riflesso nello specchio, è un oggetto esterno a te. Poi cambia l’intera situazione, rovescia il processo. Comincia a sentire di essere tu ciò che è riflesso, e il riflesso ti sta guardando.
Immediatamente vedrai accadere un cambiamento, un’energia immensa si muoverà verso di te. Provaci per qualche minuto e ti sentirai vivo al massimo, e qualcosa di immensamente potente inizierà a entrare dentro di te. Potresti sentirti strano, un po’ disorientato, perché è qualcosa che non hai mai conosciuto prima; non hai mai sperimentato il cerchio completo dell’energia.
Finora tutto il tuo orientamento è stato l’estroversione. L’introversione va appresa lentamente. Ma ora il cerchio è completo.
Se lo farai per qualche giorno, rimarrai sorpreso nel sentire in te molta più vitalità per tutto il giorno. Solo per pochi minuti, sta’ in piedi davanti allo specchio e lascia che l’energia torni in te in modo da completare il cerchio. E ogni volta che il cerchio è completo, in te c’è un grande silenzio. Il cerchio incompleto crea agitazione; quando il cerchio è completo, crea riposo, ti rende centrato. Ed essere centrato significa essere potente: il potere è tuo.
Poi puoi provare questo esperimento in molti modi.
Guardando una rosa, prima guarda la rosa per pochi istanti, per qualche minuto, e poi avvia il processo inverso: è la rosa che ti guarda. Rimarrai sorpreso nel sentire quanta energia può darti quel fiore.
Puoi fare a stessa cosa con gli alberi, con le stelle e con le persone. E il modo migliore è sperimentarlo con la donna o con l’uomo che ami. Guardatevi semplicemente a vicenda negli occhi. Prima comincia a guardare l’altro e poi inizia a sentire che l’altro ti restituisce l’energia: il dono sta tornando a te. Ti sentirai ricolmo, ti sentirai inondato, immerso in un bagno, crogiolato in un nuovo tipo di energia. Ne uscirai ringiovanito, rivitalizzato.