Benvenuto alla diciassettesima parte del nostro programma di 21 giorni
OSHO: Meditazione per persone indaffarate
Strategie per alleviare lo stress di chi non ha tempo per meditare.
INTRODUZIONE
L’irrequietezza data dall’essere perennemente impegnati di cui Osho parla in questi programmi non è l’essere indaffarati riferito alle attività della vita quotidiana. È l’occupazione frenetica della tua mente: l’attività continua e il vorticare di pensieri che la mente frappone tra il tuo essere e il mondo.
Le religioni convenzionali e i metodi di autoaiuto introducono ulteriori pensieri nella tua mente, ma la meditazione tratta di come eliminare tutta questa attività dalla tua testa. Come da sempre sanno gli artigiani, un modo per acquietarsi è lavorare con le mani, e la meditazione di oggi è una semplice tecnica con cui spostare la tua energia dalla testa al corpo.
Oggi, Osho dimostra in che modo la meditazione è diversa dalle illusioni e dai sogni offerti dalle religioni organizzate. Le storie edificanti, la poesia e le promesse dei libri sacri non sono altro che una consolazione, un bellissimo ornamento di ciò che di fatto è una prigione che ti nega la tua libertà.
OSHO TALK – Le parole di Osho
Ciò che dico sarà un vero shock per te! Hai creduto nella tua poesia, nella tua passione; hai creduto nelle tue illusioni, nei tuoi sogni e, grazie a loro, ti sei sentito grande. Invece io ti dico che sono tutte assurdità – sebbene la maggioranza dell’umanità viva in simili illusioni – sono tutti miraggi. Se vuoi incontrare veramente la vita, devi prepararti a ricevere molti shock, devi prepararti a essere frantumato in mille pezzi.
Ed è ciò che accade in quasi tutti i cosiddetti luoghi spirituali, nei cosiddetti ashram, nei templi, nelle moschee, nelle chiese: ti rendono ottuso, ti consolano. Ti dicono che sei già libero, che non devi andare in nessun altro posto. Ti dicono che non esiste alcuna prigione: questa è la tua casa. Ti dicono che il guardiano non è un tuo nemico, è un amico. Non è di guardia per impedirti di fuggire, niente affatto; è di guardia per impedire a chiunque di entrare e di farti del male. Ti consigliano di decorare la tua prigione, ti danno consigli e suggerimenti di ogni genere sul modo per decorarla, per renderla più bella e in questo modo ti consolano.
Più ti senti consolato, più sprofondi nel sonno e diminuiscono sempre di più le tue possibilità di diventare un Buddha, di risvegliarti, di diventare un essere veramente libero.
I vostri cosiddetti santi continuano a cantare ninnenanne: vi aiutano a dormire meglio. Rimarrete sorpresi nell’apprendere che i cosiddetti mantra non sono altro che modi per cadere in un sonno profondo.
La meditazione trascendentale del Maharishi Mahesh Yogi non è altro che questo. Se continui a ripetere una parola qualsiasi… non ha importanza quale sia: Rama, Rama; o Krishna, Krishna; o Cristo, Cristo… o Coca-Cola, Coca-Cola; qualsiasi parola servirà allo scopo. La ripetizione continua di una certa parola ti aiuterà a cadere in un sonno profondo, perché la mente sarà sommersa dalla noia. Quando la mente è sommersa dalla noia, diventa ottusa e si addormenta. Quando è sommersa dalla noia, la mente ha un solo modo per sfuggirle: addormentarsi.
Le mamme lo sanno da secoli: la meditazione trascendentale è usata da sempre, da tutte le mamme nel mondo. Ogni volta che il figlioletto non si addormenta, cominciano a ripetere un’unica strofa, una ninnananna. Qualsiasi frase può servire: è sufficiente continuare a ripeterla e il bimbo comincerà a cedere al sonno.
L’ipnosi funziona proprio così: ogni ripetizione può servire, non è necessario che sia un mantra, qualunque ripetizione può servire. Puoi disegnare un punto su un muro e fissarlo, fissarlo restando immobile, e nell’arco di qualche minuto ti addormenti profondamente. Accade, perché la consapevolezza ha bisogno di un flusso, qualcosa di nuovo che la mantenga attenta e viva, ha bisogno di movimento: la consapevolezza è un flusso.
In realtà, è per questo che la Meditazione Trascendentale del Maharishi Mahesh Yogi – qualcosa che non è trascendentale e non è meditazione – ha acquistato tanto rilievo in America. L’America è l’unica nazione che soffre enormemente di insonnia, è l’unica nazione in cui si riesce a dormire soltanto usando tranquillanti e sonniferi, e perfino questi stentano a funzionare; è l’unica nazione diventata così inquieta da aver praticamente perso il sonno.
Sono necessari metodi nuovi, metodi più sottili per riuscire a dormire, tuttavia addormentarsi non è meditazione: è una consolazione. Ti darà un breve riposo, e domani ti troverai un po’ più fresco. È una buona cosa, non sono contrario: è un tranquillante senza essere un farmaco; se fai uso di tranquillanti, puoi utilizzare la Meditazione Trascendentale, è di gran lunga migliore. Quantomeno non ti riempi di sostanze chimiche che possono avere effetti collaterali; non ti danneggerà, ma non è affatto meditazione, perché la meditazione è qualcosa che acuisce la tua intelligenza. Meditare significa diventare più vigile, più presente, più brillante, più luminoso; significa diventare più saggio.
Ovunque constati che la tua intelligenza viene resa ottusa, fuggi da quel luogo il più velocemente possibile!
Sii saggio, e questo significa: sii più consapevole. E sii innocente, che significa: sii più simile a un bambino, colmo di meraviglia e di stupore. Se avrai in te queste due qualità: la meraviglia e lo stupore, l’intelligenza e la saggezza, non potrai mancare l’incontro con il divino; ti sarà impossibile mancare quell’incontro.
La persona colta accumula contenuti, la persona meditativa acuisce la propria consapevolezza. La persona meditativa diventa saggia, chi è colto rimane semplicemente istruito; ma, allorché si trova in una situazione in cui non può applicare il proprio sapere, si comporterà in modo assolutamente stolto. Non saprà più cosa fare, si sentirà del tutto perduto.
La saggezza è una risposta spontanea, il sapere dipende dal passato. Il sapere è meccanico: può essere fornito da un computer; e prima o poi lo farà, poiché la memorizzazione delle nozioni è uno spreco di tempo, uno spreco di tempo inutile. Un piccolo computer portatile potrà fare tutto, potrà memorizzare l’intera Enciclopedia Britannica: tu potrai tenerlo in tasca e otterrai qualsiasi informazione, solo premendo un pulsante.
Nel Ventunesimo secolo l’intero sistema educativo subirà un cambiamento radicale, una vera trasformazione, grazie al computer. L’insegnamento della storia e della geografia diventerà una stupidaggine senza senso, una fatica inutile. Le materie potranno essere introdotte nel computer e il ragazzo se lo porterà appresso.
E io ho osservato che meno dipendi dalla tua memoria, più diventi intelligente.
Tratto da: The Dhammapada, Volume 3 – Capitolo 4, seconda domanda
Disponibile in italiano: L’avventura della verità
ISTRUZIONI per la MEDITAZIONE
La meditazione di oggi è una tecnica utile per l’insonnia, o per qualsiasi occasione in cui avverti un’eccessiva presenza di pensieri che continuano a vorticare, e che non riesci a fermare.
Osho mette in evidenza un semplice fatto: se lavori con le mani, aumenta moltissimo la possibilità che la mente si svuoti; laddove, se lavori con la mente, quella possibilità diminuisce – perché mentre lavori con la mente, la mente dovrà pensare.
I Sufi lavorano con le mani – fanno tappeti, sono ciabattini, falegnami o altro ancora – ma sempre con le mani.
Le mani e la testa sono due polarità, e se la tua energia inizia a muoversi attraverso le mani, la testa piano piano svanisce, il pensiero si arresta e la mente non è più piena di pensieri, sogni, idee.
Dunque, ogni volta che senti un’eccessiva presenza di pensieri, e non riesci a fermarli…
MUOVI L’ENERGIA NELLE MANI
Sfrega le mani rapidamente, rendile bollenti strofinandole tra loro e all’improvviso sentirai che la testa si è fermata e l’energia si sta muovendo nelle mani.
Dirò qualche altra cosa in merito a questo, e poi potremo fare l’esercizio…
Per le persone che non riescono a dormire, Osho spiega: «Questa è la medicina migliore che si conosca, migliore di qualsiasi tranquillante: chiudi semplicemente gli occhi e strofina le mani, fino a sentire che diventano sempre più calde, più calde e ancora più calde – quello strofinio le rende bollenti – vedilo anche con l’immaginazione… immagina anche che le mani diventano sempre più calde.
Quando saranno caldissime, la tua testa diventerà fresca. Questi sono i due poli opposti.
Le mani dovrebbero essere calde e la testa dovrebbe essere fresca. Ma quando hai troppi pensieri, la tua testa sarà calda e le mani fredde; questo è malsano. Ti sta portando alla pazzia: arriverà il momento in cui la mente comincerà a funzionare per proprio conto, sconnessa dall’intero corpo. Ecco cos’è la pazzia: una parte di te è diventata autonoma, una parte è diventata un dittatore.
È salutare avere la capacità di portare la tua energia mentale nel corpo. In quel caso, la parte fisica della testa rimane, ma l’elemento energetico, la parte pensante, scompare; diventi privo della testa».
Tratto da: La magia del semplice # 1
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Adesso pratichiamolo per qualche minuto: con gli occhi chiusi, sfrega le mani l’una con l’altra, velocemente, rendile calde sfregandole. Senti che diventano calde, più calde e ancora più calde – e immagina al tempo stesso che si stiano scaldando. Continua a farlo fino a quando non senti tre suoni di cimbali, e poi goditi la sensazione di calore nelle mani e la freschezza nella mente; la testa che si svuota e il pensiero che rallenta.