Benvenuto all’undicesima parte del nostro programma di 21 giorni
OSHO: Meditazione per persone indaffarate
Strategie per alleviare lo stress di chi non ha tempo per meditare.
INTRODUZIONE
Non sei mai stato così impegnato, così preso dall’infinità di cose che travolgono la tua vita, oberato da un eccesso di informazioni, da desiderare di poter semplicemente girare un interruttore e interrompere tutto ciò, per un momento? Ebbene, di fatto lo puoi fare!
Il programma di oggi tratta il controllo dell’immensa mole di informazioni con cui siamo bombardati nella nostra vita di tutti i giorni. Città affollate, cellulari, computer… il segreto per gestire tutto questo è comprendere qualcosa di fondamentale rispetto alla meditazione – ovvero, che non si tratta di fermare il mondo, ma di arrestare la mente, ed essere presente, anche solo per un istante.
Nel discorso di oggi, Osho tratta del sovraccarico di informazione nella vita moderna, e di come le nostre menti non sono strutturate per gestire lo stimolo continuo dei nostri sensi, come ci si trova a dover fare nelle nostre vite impegnate.
OSHO TALK – Le parole di Osho
Dal punto di vista spirituale, il passato era più sano, per il semplice motivo che la mente non era rimpinzata simultaneamente da così tante cose, la mente non era sovraccarica. La mente moderna è sovraccarica e tutto ciò che la mente non assimila crea nevrosi. È come se tu continuassi a mangiare, a rimpinzare il tuo corpo: il cibo che il corpo non riesce a digerire si trasformerà in veleno. E ciò che mangi è meno importante di ciò che ascolti o che vedi. Mediante gli occhi, le orecchie e tutti i sensi, ricevi in ogni momento mille e una informazione; e non esiste più un tempo supplementare per poterle assimilare. È come stare seduti a tavola ventiquattr’ore su ventiquattro e continuare a mangiare senza fermarsi mai.
Questa è la situazione in cui vive la mente moderna: è sovraccarica, è appesantita da moltissime cose; non c’è da stupirsi se ha dei crolli. Ogni meccanismo ha i propri limiti; e la mente è uno tra i meccanismi più sottili e delicati.
Una persona veramente sana si prende il cinquanta per cento del tempo per assimilare le proprie esperienze. Il cinquanta per cento del tempo è dedicato all’azione, l’altro cinquanta per cento è dedicato alla non azione: questo è il giusto equilibrio. Il cinquanta per cento del tempo è dedicato al pensiero e l’altro cinquanta per cento è dedicato alla meditazione: questa è la cura.
La meditazione non è altro che il tempo in cui ti rilassi totalmente in te stesso: quando chiudi tutte le tue porte, tutti i tuoi sensi agli stimoli esterni. Scompari dal mondo. Dimentichi il mondo, come se non esistesse: niente giornali, niente radio e televisione, lontano dalla gente. Sei solo nel tuo essere più intimo, rilassato: sei a casa.
In questi momenti assimili tutto ciò che avevi accumulato: assorbi ciò che ha valore, getti via tutto ciò che non ha alcun valore.
In passato, l’uomo era naturalmente meditativo; la vita non era così complicata e tutti avevano tempo sufficiente per stare seduti a fare niente, oppure guardavano le stelle, osservavano gli alberi o ascoltavano il canto degli uccelli. La gente aveva intervalli di passività profonda; in quei momenti si acquista salute e integrità, in un crescendo costante.
Nevrosi significa che hai nella mente un peso insostenibile, al punto da schiacciarti. Non riesci a muoverti, la tua consapevolezza non riesce più a volare; non riesci neppure a strisciare, il peso è davvero opprimente. E questo peso va aumentando, a ogni istante che passa. Alla fine crolli, ti spezzi. È del tutto naturale.
In passato, il mondo era molto diverso, ovviamente. Gli stimoli sensoriali che seicento anni fa si ricevevano in sei settimane, oggi si ricevono in un giorno. Sei settimane di stimoli e informazioni vengono ricevuti in un solo giorno: una spinta ad apprendere e ad adattarsi quaranta volte maggiore! L’uomo moderno dev’essere in grado di imparare più di quanto non abbia mai fatto prima, perché oggi le cose da apprendere sono molte di più! L’uomo moderno dev’essere in grado di adattarsi ogni giorno a nuove situazioni, perché il mondo cambia molto velocemente. È una grande sfida.
Una grande sfida che, se viene accettata, può aiutare moltissimo l’espansione della consapevolezza. O l’uomo moderno diventerà del tutto nevrotico, oppure si trasformerà, proprio grazie a questa pressione.
Dipende da come la prendi. Una cosa è certa: non c’è modo di tornare indietro. Gli stimoli sensoriali continueranno ad aumentare. Riceverai sempre più informazioni e la vita cambierà a un ritmo sempre più veloce. E tu dovrai essere in grado di imparare e di adattarti alle novità.
Mai prima d’ora la meditazione è stata tanto necessaria. È necessaria al punto da essere praticamente una questione di vita o di morte.
In passato era un lusso, interessava poche persone: un Buddha, un Mahavira, un Krishna. Gli altri erano naturalmente in silenzio, naturalmente felici e sani. Non avevano bisogno di pensare alla meditazione; inconsciamente stavano già meditando. La vita proseguiva in modo talmente silenzioso e lento che anche le persone più stupide erano in grado di adattarvisi.
Oggi i cambiamenti avvengono così velocemente, a una tale rapidità, che anche le persone più intelligenti si sentono incapaci di adattarsi. La vita muta ogni giorno, e tu devi continuare a imparare – devi imparare e ancora imparare, non puoi mai smettere! Dev’essere un processo che dura tutta la vita.
Come alleggerire questa pressione? Devi entrare deliberatamente in momenti di meditazione.
Per un’ora si dovrebbe sparire dal mondo per entrare dentro di sé. Per un’ora bisognerebbe essere così soli che nulla possa penetrarci: nessun ricordo, nessun pensiero, nessuna fantasia. Per un’ora la consapevolezza sarà priva di contenuti e questo ringiovanirà e darà vigore. Sprigionerà nuove energie, e si tornerà nel mondo più giovani, più freschi, più capaci di imparare, con più meraviglia negli occhi e più stupore nel cuore – di nuovo bambini.
Questa pressione che costringe all’apprendimento continuo e la vecchia abitudine a non imparare, stanno conducendo l’umanità alla pazzia. La mente moderna è davvero super sovraccarica e non ti viene concesso il tempo necessario per digerire ciò che apprendi, per assimilarlo nel tuo essere. Ecco dove interviene la meditazione, ed ecco perché diventa più significativa che mai: se non date alla mente il tempo di riposare in meditazione, è come se reprimeste tutti i messaggi che si riversano in essa continuamente. Vi rifiutate di imparare: dite di non avere il tempo per farlo.
Devi rilassarti consapevolmente nella meditazione. Pochi minuti in meditazione profonda ti terranno lontano dalla nevrosi.
In meditazione, la mente è sgombrata, le esperienze sono digerite e il sovraccarico scompare; dopo di che la tua mente sarà fresca, giovane, limpida e pulita.
Tratto da: The Secret of Secrets – Capitolo 12, seconda domanda
Disponibile in italiano: Lo splendore dell’essere
ISTRUZIONI per la MEDITAZIONE
La meditazione di oggi è un esercizio di STOP! Utile per creare presenza e generare chiarezza.
A questo proposito, Osho narra un aneddoto:
«Quando sono andato al liceo, ho avuto un insegnante un po’ eccentrico su alcune cose. Una di queste era che, quando faceva l’appello, vietava a tutti di dire: «Sissignore».
Quando i nomi venivano chiamati, insisteva nel pretendere che dicessimo: «Presente, signore». E la cosa mi piaceva, perché io iniziavo a meditare.
Quando chiamava il mio nome, dicevo: «Presente, signore» e mi rendevo davvero presente. Dimenticavo ogni cosa, facevo un semplice STOP, ed ero presente, pura presenza.
Quell’insegnante con il tempo si rese conto che stavo facendo qualcos’altro. Un giorno, al termine della lezione, mi chiamò e disse: «Cosa stai facendo? Sembri un po’ misterioso. Quando dici: “Presente, signore”, cosa fai esattamente? Infatti, all’improvviso il tuo volto cambia, i tuoi occhi cambiano, i tuoi movimenti si fermano, e ho iniziato ad avvertire dell’energia che si muove verso di me. Che cosa fai? Mi sento profondamente attratto» disse «e a volte, adesso, ho perfino iniziato a ricordarmi di te. A casa mia, a volte ti sento rispondere all’improvviso: “Presente, signore”… e mi accade qualcosa. Ma che cosa stai facendo?»
Ciò che accade è che in quel fermarsi, all’improvviso la mente si ferma, e per un istante c’è una schiarita. Tutti i pensieri scompaiono – c’è un vuoto, e in quel vuoto c’è un’apertura.
A causa della natura di questo esercizio, non possiamo “pianificare” una pratica insieme, ma lo puoi eseguire facilmente da solo, oggi stesso, iniziando tra un po’, nella prossima mezz’ora.
Queste sono le istruzioni:
ALL’IMPROVVISO… STOP!
Inizia praticando questo metodo semplicissimo, almeno sei volte al giorno. Occorre solo mezzo minuto ogni volta, per cui si tratta solo di tre minuti al giorno.
È la meditazione più breve che esista al mondo! Ma la devi fare all’improvviso: questo è il punto essenziale.
Mentre cammini per strada, per esempio, all’improvviso ricordati: fermati! Fermati completamente, senza fare alcun movimento. Per mezzo minuto sii presente e basta.
Fallo all’improvviso: qualunque sia la situazione, fermati completamente e sii semplicemente presente a quanto sta accadendo. Poi riprendi a muoverti. Ripetilo sei volte al giorno. Puoi farlo più di sei volte, ma non meno. Questo esercizio ti renderà incredibilmente aperto.
Ricorda: dev’essere fatto all’improvviso.
Se tutto a un tratto tu diventi presente, l’intera energia cambia. La continuità che si svolgeva nella mente si ferma. E avviene così all’improvviso che la mente non può creare subito un nuovo pensiero: ci vuole tempo – la mente non può lavorare se non c’è il tempo.
Ovunque ti trovi, nell’istante in cui te lo ricordi, dai una scossa a tutto il tuo essere e fermati. Non solo tu diventerai consapevole; ben presto sentirai che anche gli altri sono diventati consapevoli della tua energia: qualcosa è successo, qualcosa è disceso in te dall’ignoto.
Dunque, sei volte o anche di più. Ma non prolungarlo, perché dopo mezzo minuto la mente intera ritornerà e l’intera esperienza verrà annullata!