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LA VISIONE DI OSHO
Per essere felici…

Perché è tanto difficile essere felice?

“L’infelicità ha molte cose da darti, cose che la felicità non può darti. Di fatto, la felicità ti sottrae molte cose; in realtà la felicità ti porta via tutto ciò che hai sempre avuto e tutto ciò che sei sempre stato: la felicità ti distrugge. L’infelicità nutre il tuo ego e la felicità è fondamentalmente uno stato di assenza dell’ego; questo è il problema, il punto cruciale del problema. Ecco perché le persone trovano tanto difficile essere felici.

Se comprenderai questo, le cose ti saranno evidenti, lampanti. L’infelicità ti rende speciale. La felicità è un fenomeno universale – non ha niente di speciale. Gli alberi sono felici, gli animali e gli uccelli sono felici. L’intera esistenza è felice, l’unica eccezione è l’uomo. Quando è infelice, l’uomo diventa davvero speciale, straordinario.

Quando sei malato, depresso, infelice – gli amici vengono a farti visita per sollevarti il morale, per consolarti. Quando sei felice, gli stessi amici diventano gelosi di te. Quando sei realmente felice scopri che il mondo intero ti ha voltato le spalle.
Una persona felice non piace a nessuno, perché la persona felice ferisce l’ego degli altri. Gli altri cominciano a pensare: “Ah, è così! Tu sei felice e noi stiamo ancora brancolando nel buio, nell’infelicità, in un inferno. Come osi essere felice, mentre noi tutti siamo immersi in tanta infelicità?”

Scruta nella tua infelicità e vi troverai alcune cose fondamentali. Una: ti avvolge in un’aureola di rispetto. La gente prova più amicizia e più simpatia per te: se sei infelice, hai più amici. Questo è un mondo davvero strano, ha qualcosa di fondamentalmente sbagliato. Non dovrebbe essere così: la persona felice dovrebbe avere più amici; ma prova a diventare felice e coloro che ti circondano diventeranno gelosi di te – non saranno più tuoi amici. Si sentiranno imbrogliati: tu hai qualcosa che loro non riescono ad avere. Perché sei felice? Pertanto, nei secoli abbiamo imparato il sottile meccanismo di reprimere la felicità ed esprimere l’infelicità.

Dovete imparare a essere felici e dovete imparare a rispettare le persone felici e a prestare più attenzione alle persone felici, ricordatelo! Questo significa rendere un grande servizio all’umanità. Non dimostrare troppa simpatia alle persone infelici; se qualcuno è infelice, aiutalo, ma non simpatizzare con lui. Non dargli l’impressione che l’infelicità sia qualcosa di meritorio.

Dobbiamo apprendere un linguaggio totalmente nuovo, solo così questa vecchia umanità putrescente potrà cambiare. Dobbiamo apprendere il linguaggio della salute, della completezza, della felicità. Sarà un compito difficile, perché i nostri investimenti nella miseria sono enormi.

Ecco perché è tanto difficile essere felici e tanto facile essere infelici. Ancora una cosa: l’infelicità non richiede talenti, tutti possono permettersela. La felicità invece richiede talenti, genialità e creatività. Solo le persone creative possono essere felici.
Lascia che questo penetri in profondità nel tuo cuore: solo le persone creative sono felici. La felicità è un derivato della creatività. Crea qualcosa e sarai felice.

Scrivi una poesia, dispiega un canto, danza e osserva: cominci a diventare felice.
Per essere felici bisogna essere intelligenti.
La persona intelligente è ribelle. L’intelligenza è ribellione.
La felicità non può esistere senza l’intelligenza. L’uomo può essere felice solo se è intelligente, assolutamente intelligente.

La meditazione è lo stratagemma per far espandere la tua intelligenza. Più diventi meditativo e più diventi intelligente. Ma ricorda, dicendo intelligenza non intendo dire intellettualismo. L’intellettualismo fa parte della stupidità.

L’intelligenza è un fenomeno totalmente diverso, non ha niente a che fare con la testa. L’intelligenza è qualcosa che proviene dal centro stesso del tuo essere. Affiora in te e comincia a far crescere molte cose in te. Diventi felice e creativo, diventi ribelle e avventuroso, cominci ad amare l’insicurezza e a muoverti nell’ignoto.

Cominci a vivere pericolosamente, perché questo è l’unico modo per vivere.
Decidere: “Voglio vivere la mia vita in modo intelligente”, “Non voglio essere un semplice imitatore”, “Voglio vivere all’interno del mio essere, non voglio seguire le direttive e i comandi provenienti dall’esterno”, “Voglio correre il rischio di essere me stesso, non voglio condividere la psicologia delle masse”, “Voglio camminare da solo”, “Voglio trovare da solo il mio sentiero” e “Voglio percorrere il mio sentiero nel mondo della verità”.

Proprio camminando nell’ignoto, crei la tua strada. Il sentiero non è già pronto, lo crei proprio mentre cammini.

L’intelligenza ti dà il coraggio di essere solo e ti fa vedere come puoi essere creativo. Fa sorgere in te una grande urgenza, una grande fame di essere creativo. Solo così – come conseguenza – potrai essere felice, potrai essere beato, estatico.”
The Book of Wisdom, capitolo 20

LA MEDITAZIONE DI OGGI
Il Sorriso Interiore

Questo “Sorriso interiore” è una pratica che dà sostegno alla nostra capacità di entrare in uno stato di assenza di ego – un essere semplici, ordinari che fa parte del “linguaggio di salute, integrità, felicità” di cui parla Osho.

Puoi praticare questa meditazione per pochi minuti, quando hai tempo e sei seduto da qualche parte senza qualcosa di specifico da fare. Puoi farla in metropolitana, a casa, durante la pausa pranzo al lavoro, mentre guardi il tuo bambino che impara a camminare nel parco, e tutte le volte che sei fondamentalmente inattivo. All’inizio, mentre impari a praticarla, è meglio tenere gli occhi chiusi.

Dopo puoi farla facilmente anche a occhi aperti e nessuno intorno a te si accorgerà mai che stai praticando una tecnica di meditazione mentre sei seduto lì.

Il Metodo
Primo Stadio:
Quando non hai niente di specifico da fare, siediti, rilassa la mandibola e lascia la bocca leggermente aperta. Comincia a respirare dalla bocca, ma non profondamente. Semplicemente lascia respirare il corpo, così che il respiro diventi sempre più superficiale e quando lo percepisci così, e la tua bocca è aperta e la tua mandibola rilassata, l’intero corpo sarà rilassato.

Secondo Stadio:
Ora, comincia a sentire un sorriso che sopraggiunge, non solo sul tuo viso, ma in tutto il tuo essere – e ne sarai capace. Non è un sorriso che arriva dalle labbra; è un sorriso esistenziale che si espande all’interno.

Provalo e allora saprai cos’è, perché non può essere spiegato. Non è necessario sorridere con le labbra, o con il viso; è come se stessi sorridendo dalla pancia, la pancia sta sorridendo. Ed è un sorriso, non una risata, perciò è molto, molto morbido, delicato, fragile, come un piccolo fiore di rosa che si apre nella pancia e che spigiona la sua fragranza per tutto il corpo.

Terzo Stadio:
Una volta che hai compreso in cosa consiste questo sorriso, puoi rimanere felice per ventiquattro ore e ogni volta che stai perdendo questa felicità, semplicemente chiudi gli occhi per qualche istante, afferra di nuovo quel sorriso e sarà lì. Durante il giorno puoi riprendere quel sorriso tutte le volte che vuoi. È sempre presente.