DIVENTARE CONSAPEVOLI di sé stessi
DIVENTARE CONSAPEVOLI di sé stessi
Il tuo essere può esserti rivelato in un lampo…
Il metodo
Osserva una ciotola senza vederne i contorni o il materiale. In pochi attimi diventa consapevole.
La spiegazione di Osho
Osserva qualcosa, una ciotola o qualsiasi altro oggetto andrà benissimo, ma osservalo in modo diverso.
“Osserva una ciotola senza vederne i contorni o il materiale.” Guarda un qualsiasi oggetto, ma a queste due condizioni. Non guardarne i contorni: vedi l’oggetto come un tutto. Di solito, noi guardiamo le parti. Forse non lo facciamo consapevolmente, ma si guardano le parti. Se io ti guardo, prima vedo il tuo volto, poi il torace e quindi il corpo intero.
Guarda dunque un oggetto come un tutto, non dividerlo in parti.
Provaci: una ciotola o un qualsiasi altro oggetto andrà benissimo, ma lascia che il tuo sguardo abbia una qualità diversa.
Prima di tutto, guarda qualcosa passando da un frammento all’altro. Poi all’improvviso guardala come un insieme, una totalità, un tutto unico; non suddividerla. Quando guardi una cosa come un tutto, gli occhi non hanno bisogno di muoversi. Per non dar loro alcuna opportunità di movimento, è stata posta questa condizione: osserva un oggetto totalmente, come un tutto; e secondo, senza vederne il materiale. Se la ciotola è di legno, non vedere il legno: limitati a vedere la ciotola, la sua forma. Non vedere la sostanza.
Può essere d’oro, o d’argento. Osserva quella ciotola: non guardare il materiale di cui è fatta, limitati a osservare la forma.
La prima cosa è osservarla come un tutto. La seconda, guardarla come una forma, non come una sostanza. Perché? Perché la sostanza è la parte materiale, la forma quella spirituale, e tu devi spostarti dalla parte materiale a quella immateriale. Ti sarà utilissimo.
Provalo. Puoi provarci con una persona qualsiasi.
Un uomo o una donna sono in piedi di fronte a te: osserva , porta l’uomo o la donna completamente davanti al tuo sguardo, immergiti totalmente nel tuo sguardo.
All’inizio avrai una sensazione strana perché non ci sei abituato, ma alla fine sarà bellissimo. E non pensare se il corpo è bello o brutto, bianco o nero, uomo o donna. Non pensare; limitati a osservare la forma. Dimentica la sostanza e guarda semplicemente la forma.
In pochi attimi diventa consapevole.
Continua a guardare la forma in quanto totalità. Non permettere agli occhi di muoversi, non metterti a pensare al “materiale”. Cosa accadrà? All’improvviso diventerai cosciente del tuo Sé.
Guardando qualcosa, all’improvviso diventi cosciente del tuo Sé.
Come mai? Perché gli occhi non hanno la possibilità di muoversi verso l’esterno. La forma è stata presa nella sua totalità, per cui non puoi muoverti nelle singole parti. La materia è stata abbandonata; è stata messa a fuoco la forma pura. Adesso non riesci a pensare all’oro, al legno, all’argento, e così via.
Una forma è pura forma. Nessun pensiero su di essa è possibile. Una forma è solo una forma; non puoi pensarci sopra. Se fosse d’oro, potresti pensare molte cose. La vorresti, potrebbe piacerti, potresti decidere di rubarla, oppure farci qualcosa, o venderla, potresti pensare al suo prezzo: puoi fare molte cose. Ma nessun pensiero è possibile rispetto alla pura forma. La pura forma arresta il pensiero; e non esiste possibilità di passare da una parte all’altra. L’hai assunta nella sua totalità.
Resta con il tutto e la forma. All’improvviso diventerai cosciente di te stesso perché adesso gli occhi non possono muoversi. Ma essi hanno bisogno del movimento, è la loro natura; pertanto il tuo sguardo si dirigerà verso di te. Tornerà indietro, a casa, e all’improvviso diventerai cosciente del tuo Sé.
Questo divenire coscienti del proprio Sé è uno dei momenti più estatici che esistano. Quando, per la prima volta, diventi cosciente del tuo Sé, questo momento ha una tale bellezza e una tale beatitudine che non puoi paragonarla a null’altro a te noto.
In realtà, per la prima volta diventi il tuo Sé; per la prima volta sai chi sei. Il tuo essere ti è rivelato in un lampo.
Ma come mai accade? Forse hai visto, soprattutto nei libri per bambini, o in qualche trattato di psicologia, ma spero che tutti voi l’abbiate visto da qualche parte, il disegno di una donna anziana, che nasconde in sé i tratti di una bellissima ragazza. Il disegno è uno solo, i contorni sono gli stessi, ma le figure sono due: una donna anziana e una giovane.
Osserva il disegno: non puoi essere cosciente di entrambe nello stesso istante. Sarai cosciente o dell’una o dell’altra. Se sei consapevole della donna anziana, non puoi vedere la donna giovane. E se provi a vederla, sarà difficile, e lo sforzo stesso costituirà un ostacolo.
Poiché sei consapevole della donna anziana, questa sarà un oggetto fissato nei tuoi occhi. Con questo oggetto fisso negli occhi, cerchi di trovare la donna giovane. È impossibile. Non ci riuscirai. Dovrai usare una tecnica.
Fissa semplicemente la donna anziana; dimentica completamente la giovane. Tieni gli occhi fissi sulla donna anziana, e continua a fissarla. Fissala! All’improvviso la donna anziana sparirà e diventerai consapevole della donna giovane che è lì nascosta. Come mai? Se ti sforzi, non la trovi.
Questo tipo di disegno viene dato ai bambini come un puzzle, dicendo loro: “Trova l’altro elemento”. Loro si mettono cercare, e proprio per questo non la trovano.
Il trucco sta nel non cercare di trovarla: limitati a fissare il disegno e diventerai consapevole.
Dimenticati dell’altra parte, non c’è bisogno di starci a pensare. I tuoi occhi non possono restare fermi su un punto per cui, se fissi la donna anziana, si stancheranno. Allora all’improvviso si sposteranno dall’immagine, e grazie a questo movimento diventerai consapevole dell’altra figura nascosta proprio accanto alla donna anziana, nelle stesse forme. Il miracolo è che, quando diventi consapevole della donna giovane, non riesci a vedere quella anziana. Ma ora sai che ci sono entrambe.
All’inizio potresti non aver creduto che una donna giovane vi fosse nascosta, ora lo sai, perché prima hai visto la donna anziana. Adesso sai che c’è una donna anziana anche se, mentre vedi quella giovane, non puoi vedere contemporaneamente quella anziana. E se diventi consapevole di quella anziana, perderai di nuovo di vista quella giovane. Non si possono vedere entrambe contemporaneamente; puoi vederne solo una per volta.
Lo stesso accade con lo sguardo introverso e quello estroverso. Non puoi averli tutti e due allo stesso tempo. Quando guardi una ciotola o un altro oggetto, stai guardando all’infuori: la consapevolezza si muove all’esterno, il fiume scorre all’esterno. Sei concentrato sulla ciotola. Continua a fissarla. L’atto stesso del fissarla creerà l’opportunità per andare all’interno. Gli occhi si stancheranno; vorrebbero muoversi. Non trovando nulla verso cui muoversi all’esterno, improvvisamente il fiume si girerà. È l’ultima possibilità che gli resta. Avrai forzato la tua consapevolezza a ricadere dentro di sé. E quando sei consapevole di te stesso, la ciotola non ci sarà più, non riuscirai più a vederla.
Per questo motivo Shankara, o Nagarjuna, dicono che il mondo intero è un’illusione. Lo hanno conosciuto così. Quando si arriva a conoscere se stessi, il mondo non esiste. In realtà, il mondo non è un’illusione, esiste; ma non è possibile vedere entrambi i mondi contemporaneamente: questo è il problema. Per cui, quando Shankara entra in se stesso, quando arriva a conoscere il suo Sé, quando diventa un testimone, il mondo non esiste più. Quindi ha ragione, quando dice che è maya, un’illusione. La sua esistenza è solo un’apparenza, in realtà non esiste.
Sii consapevole di questo fenomeno. Quando conosci il mondo, tu non sei. Vi sei nascosto, e non riesci a credere che tu sia nascosto dentro di esso. Il mondo è troppo presente per te. E se cominci a cercarti direttamente, sarà difficile. Lo sforzo stesso diventerà un ostacolo.
Questo stesso sforzo di fissità, creerà la possibilità che la consapevolezza inizi a scorrere all’insù – o all’indietro. A quel punto diventerai consapevole del tuo Sé.
Ma quando diventi consapevole del tuo Sé, la ciotola non ci sarà più. Continuerà a essere presente, ma per te non ci sarà più. Per questo Shankara dice che il mondo è un’illusione, perché quando arrivi a conoscere il Sé esso non esiste più. Scompare come fosse un sogno.
Ma anche Charwaka, Epicuro e Marx hanno ragione. Dicono che il mondo è reale, e il tuo Sé è falso; non si trova da nessuna parte. Dicono che la scienza è reale. La scienza afferma che solo la materia e gli oggetti esistono: il soggetto non esiste. Hanno ragione perché i loro occhi sono rivolti agli oggetti.
Uno scienziato è costantemente rivolto agli oggetti. Si dimentica completamente del Sé. Sia Shankara che Marx hanno ragione per un verso e torto per un altro. Se la tua attenzione è fissata sul mondo e il tuo sguardo è rivolto agli oggetti, il Sé sembrerà un’illusione, come se fosse un sogno. Se stai guardando all’interno, il mondo diventerà un sogno. Entrambi esistono davvero, ma non puoi essere consapevole di tutti e due allo stesso tempo: ecco il problema. E non si può fare nulla. O incontri la donna anziana o quella giovane; una delle due deve diventare maya, un’illusione.
Questa tecnica si può usare facilmente. Ci vorrà un po’ di tempo, ma non è difficile.
Una volta che conosci il mutamento di consapevolezza, puoi farlo ovunque. Puoi farlo semplicemente stando seduto in autobus, o in treno – ovunque. Non c’è bisogno di una ciotola o di un oggetto particolare: puoi farlo con qualsiasi cosa. Prendi una cosa qualunque, fissala, fissala e fissala, poi improvvisamente volgiti all’interno… e il treno scompare. Ovviamente quando ritorni dal tuo viaggio interiore avrai fatto un po’ di strada, ma il treno sarà scomparso. Da una stazione arriverai direttamente a un’altra. Nel mezzo non ci sarà alcun treno, solo un intervallo. Ovviamente, il treno era presente, altrimenti come avresti potuto arrivare all’altra stazione? Ma per te non c’era più. Per te non esisteva.
Coloro che riescono a praticare questa tecnica, possono vivere nel mondo molto facilmente. In qualsiasi istante possono far sparire qualcosa, ricordalo. Non sopporti più tua moglie o tuo marito: puoi farla o farlo sparire. Tua moglie ti sta seduta di fianco… e non c’è più. È maya: è scomparsa. Semplicemente fissandola e quindi volgendo la consapevolezza all’interno, non è più presente.
Osho, I segreti della trasformazione, capitolo 5