Yoga: potenza e libertà

Yoga: potenza e libertà

«L’insicurezza è ottima, non c’è niente di sbagliato: devi solo entrare in sintonia, tutto qui.
Tu sei in sintonia con l’universo di certezze dell’ego, con l’universo sicuro dell’ego. Per quanto falso in superficie, ogni cosa sembra essere perfettamente a posto, come dovrebbe essere. Hai bisogno di un piccolo aggiustamento di sintonia con l’incertezza dell’esistenza.
L’esistenza è incerta, insicura, pericolosa. È flusso: cose che si muovono, cambiano. È un mondo strano, fattelo amico. Fatti un po’ di coraggio e non guardare indietro, guarda avanti e ben presto l’incertezza stessa diventerà una cosa bella, l’insicurezza stessa diventerà bella.
In realtà solo l’insicurezza è bella, perché è vita.» Osho

~

Yoga: potenza e libertà

Yoga: la via dell’integrazione – Volume 4

Collana: Oscar Spiritualità
Formato: 12,7 x 19,7 – rilegato in brossura
Pagine 336 – Prezzo 12,00 euro

«Le cause della sofferenza possono avere molte forme: possono avere la forma di semi. Puoi portarti dietro la tua sofferenza nella forma di un seme: dormiente. Puoi non esserne consapevole, ma in alcune situazioni, se il terreno è adatto e il seme può trovare l’acqua e il sole, germoglierà. Per cui per anni ti sembra di non essere avido e, inaspettatamente un giorno, quando trova l’occasione giusta, l’avidità compare. Pertanto i semi sussistono in forma molto vaga, di cui non sei consapevole, una forma così vaga che, se non cerchi profondamente dentro di te, non riuscirai a vedere. Oppure possono manifestarsi in forme che si alternano: a volte ti senti felice e a volte ti senti infelice. Ti senti felice con l’amore, ti senti infelice con l’odio; ma odio e amore sono due manifestazioni della stessa energia. A volte compaiono nel- la loro forma perfetta: quando sei depresso, ma così depresso da volerti suicidare; oppure quando sei così felice che ti sembra di impazzire dalla gioia. Tutte queste forme devono essere osservate, perché Patanjali dice: “Tutte queste forme esistono a causa dell’inconsapevolezza; tu non sei consapevole”.

Come prima cosa, diventa consapevole dei fenomeni in superficie: avidità, rabbia, odio; poi va’ più in profondità e sarai in grado di percepire il fenomeno che si alterna a quegli stati; entrambi sono connessi. Va’ ancora più in profondità, diventa più consapevole e sentirai dentro di te un fenomeno appena accennato, come un’ombra, qualcosa che in qualunque momento può prendere forma. Accade a un santo: solo un attimo prima era santo, poi arriva una bella donna e tutta la sua santità scompare; proprio in un istante! Esisteva in una forma vaga; oppure può essere in forma di seme: riconoscere il seme è più difficile, perché il seme non è ancora germogliato; ci vuole una consapevolezza totale.

Ebbene, l’intero metodo di Patanjali consiste nella consapevolezza: diventa sempre più consapevole. Diventerai più consapevole se diventi austero, semplice. Diventerai più consapevole e diventerà possibile l’autosservazione. Con l’autosservazione, il sé cade e ci si sente arresi all’esistenza, in uno stato di abbandono. Ed essere nell’abbandono significa essere sulla strada giusta.»

 

Da SETTEMBRE 2018 – Prenotalo nella tua libreria di fiducia!