Perché dovrei affliggermi ora?
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«La verità più essenziale è questa: l’uomo è profondamente addormentato; non in senso fisico, bensì metafisico; non in apparenza ma in profondità. L’uomo trascorre la propria vita in un profondo stato di torpore. Lavora, si muove, pensa, immagina, sogna, ma questo sonno costituisce il continuo substrato della sua vita. Sono molto rari i momenti in cui ti senti realmente sveglio, e si possono contare sulla punta delle dita di una mano. Se in settant’anni hai vissuto sette
soli istanti di risveglio; è già molto. L’uomo vive come un robot: meccanicamente efficiente ma senza consapevolezza. Questo è il vero problema: tutti gli altri problemi, per quanti possano essere, sono solo una conseguenza del suo sonno. È molto importante comprende in che cosa consiste questo sonno, perché lo Zen è uno sforzo per diventare attenti e svegli. È uno sforzo per diventare più coscienti, per introdurre più consapevolezza nella tua vita.» Osho
Perché dovrei affliggermi ora?
Come trovare qualcosa che non si è mai perso
Collana: Eretica
Formato: 12 x 16,5
Pagine 96 – Prezzo 7,00 euro
Globalizzazione, flessibilità, caduta di valori, crollo delle ideologie, in una parola lo Spirito del nostro tempo, sembra paradossalmente generare un’intima rispondenza e una predisposizione al messaggio e alla visione della vita e del mondo propri allo Zen. La cui essenza sembra essere una conoscenza vivente del mistero che noi e la vita siamo e restiamo, al di là di qualsiasi sapere si accumuli in proposito.
Viste le pubblicazioni sull’argomento uscite negli ultimi anni, l’interesse, o la semplice curiosità in proposito, sembrano in espansione. Eppure, nella vastità di questa offerta, spesso qualcosa si sente mancare: un libro da solo, infatti, non è in grado di operare quel salto di qualità, caratteristico del vero Zen, che porta a mettere salde radici nell’esistenza. In breve, si può dire che la sostanza dello Zen non può essere insegnata, né è riducibile a qualche formula o a tecniche di risveglio la cui padronanza porti anche ad acquisire la saggezza implicita al vero Zen.
Fondamentale è il veicolo: occorre un Maestro di Realtà, un essere umano che abbia operato dentro di sé l’alchimia dello Zen, e quindi sia in grado di trasmettere quella comunione col Vero che nessuna parola potrà mai dare, nessuna comunicazione potrà mai realizzare.
In questo libro Osho testimonia la sottile abilità che lo contraddistingue: con estrema semplicità e limpida chiarezza, traccia un sentiero di parole che attira la mente e, impercettibilmente, accompagna il lettore a cogliere quel senso della vita che mai si potrà rinchiudere in uno schema verbale.
È questo il segreto di un testo che già ha avuto un’eco di pubblico non indifferente (all’uscita come “Millelire” nel 1992 fu un Bestseller da 170.000 copie) e che si rivolge oggi a quei lettori che aspirano a evadere dal circolo vizioso della semplice speculazione verbale; come pure a tutti coloro che sentono il bisogno di liberare il pensiero e l’azione dai circoli vizioni che i meccanismi mentali in cui siamo immersi generano. A costoro si aggiungono tutti coloro che negli ultimi anni hanno avvicinato le culture orientali o della Nuova Era e che oggi sembrano ricercare approfondimenti più concreti, mossi da un bisogno più consapevole di trovare strumenti reali per gestire l’epoca in cui viviamo: forse la più travagliata e confusa della Storia, di certo la più ricca di mutamenti.
Questo libro si pone dunque come uno specchio nel quale si riflettono e grazie al quale è possibile riflettere sulle inclinazioni già implicite nella vita quotidiana, che sembra abbiano solo bisogno di uno stimolo esterno per affiorare d’acchito alla luce della consapevolezza. Inclinazioni la cui motivazione primaria sempra proprio essere una vera questione di sopravvivenza, visto lo stato di cose in cui ci troviamo a vivere.
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