La via della gioia

La via della gioia

«Il Buddha dice: “Vivi nella gioia, in amore, anche in mezzo a coloro che odiano.
La gioia è la chiave per comprendere questi detti del Buddha! La gioia non è felicità, perché la felicità è sempre mescolata all’infelicità; non è mai pura, è sempre inquinata; inseguita dall’ombra lunga dell’infelicità. Come il giorno è seguito dalla notte la felicità è seguita dall’infelicità.
Allora la gioia cos’è?
È uno stato di trascendenza, in cui non sei né felice né infelice, sei totalmente in pace, quieto, in assoluto equilibrio. Sei così silenzioso e così vivo che il tuo silenzio è un canto, e il tuo canto non è altro che silenzio!
La gioia è eterna, la felicità è del momento. La felicità è generata dall’esterno, per cui può esserti tolta dall’esterno: devi dipendere dagli altri per essere felice; e qualsiasi dipendenza è sgradevole, qualsiasi dipendenza è una schiavitù. La gioia scaturisce dalla tua interiorità, non ha niente a che fare con l’esteriorità: non è provocata dagli altri, non è affatto prodotta da alcunché. È il flusso spontaneo della tua stessa energia!» Osho

La via della gioia

l sentiero del Buddha per illuminare il presente
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al Dhammapada, il sentiero di Gautama il Buddha – Volume sesto

Collana: Universale Feltrinelli – Oriente
Formato: 12,8 x 20
Pagine 336 – Prezzo 13,00 euro

«Gautama il Buddha parla dell’essenza stessa della buddhità: della sua altezza e della sua profondità, della sua gloria e della sua grazia, dell’immensa libertà che porta con sé e della luce che diffonde; parla dell’amore, della gioia, della beatitudine e del risveglio.

Questi sutra sono rari: i più rari tra i rarissimi… poiché il Buddha vi sta aprendo il suo cuore, vi sta invitando a diventare ospiti della sua più intima essenza. Con parole semplici, vi sta rivelando la fragranza che è accaduta nel suo essere e che può accadere anche in voi, poiché ogni essere umano è nato per essere un Buddha.

A meno che non diventi un Buddha, la tua vita non sarà vissuta e tu non avrai conosciuto il significato dell’esistenza: avrai sognato, certo, e avrai vissuto in sogno mille e una situazione, restando sempre addormentato. E non ha importanza che i tuoi sogni siano belli o sgradevoli: nell’alba della tua buddhità, quando ti risveglierai, comprenderai che i tuoi sogni – buoni o cattivi, dolci o amari, dorati o da incubo – erano tutti falsi e illusori. Vivevi immerso nell’illusione, ma le persone vivono per intere incarnazioni ingannando se stesse, e l’essere umano ha una capacità enorme di illudersi. Sii attentissimo! Potresti perfino sognare di esserti risvegliato, di essere diventato un Buddha… è l’ultimo inganno che potrebbe usare la mente per intrappolarti!»

Continua nel libro…

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