Premessa: primo – Il mutamento
Per me la vita è perenne mutamento; soltanto il cambiamento non cambia mai, tutto il resto cambia. Se sei vivo, cambi; se sei morto, ovviamente non puoi cambiare. Nel momento in cui smetti di cambiare, sei morto. Molte persone muoiono intorno ai trent’anni; poi potrebbero vivere ancora per altri cinquant’anni, ma si tratta di una vita postuma.
Io vivrò fino al mio ultimo respiro. Continuerò a cambiare, continuerò a crescere: non c’è limite a quello sviluppo. Potrebbe esserci un limite al cielo, ma non c’è alcun limite alla consapevolezza.
The Last Testament, Vol. 3 #2
Premessa: secondo – Il nucleo essenziale
Questo è il nucleo essenziale del mio insegnamento. È molto semplice: nessun credo, nessun dogma, nessuna fede, nessuna religione, nulla che sia preso in prestito.
Puoi fare affidamento soltanto su ciò che hai sperimentato di persona, devi dubitare di tutto il resto.
Proprio come le altre religioni trovano il loro fondamento nella fede, il mio è nel dubbio.
Il mio principio fondamentale è lo stesso su cui si basa la scienza: dubita, finché non trovi nella tua esperienza qualcosa di cui è impossibile dubitare.
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La scienza della dimensione interiore: il primo passo
La scienza si muove all’esterno, io mi muovo nella dimensione interiore. Questo movimento verso l’interno è ciò che chiamo meditazione.
Per poterti muovere all’interno, devi compiere tre semplici passi… il quarto accade da solo.
Il primo passo è osservare tutte le tue attività; si tratta del tuo corpo e delle sue azioni: camminare, tagliare la legna, attingere acqua dal pozzo. Resta un testimone, un osservatore imparziale. Non agire come un automa.
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La scienza della dimensione interiore: il secondo passo
Poi, quando hai acquisto la capacità di osservare il tuo corpo, di essere un testimone delle sue azioni, puoi fare il secondo passo: osservare le attività della mente – i pensieri, i sogni, le fantasie.
Resta un testimone, come se ti trovassi sul ciglio di una strada e, su quella strada, stesse passando una processione di pensieri.
Tu non ne sei parte. Sei soltanto uno specchio che riflette, senza alcun giudizio, perché uno specchio non ha giudizi.
Di fronte a un bellissimo volto, lo specchio non dice: “Magnifico!”. Con una brutta faccia, lo specchio non dice: “Che orrore!”
Lo specchio si limita a riflettere tutto ciò che gli appare davanti.
Esattamente allo stesso modo, si deve diventare puri e semplici testimoni, osservatori distaccati, senza giudizi e senza valutazioni, del tipo: “Questo è buono, questo è cattivo”.
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La scienza della dimensione interiore: il terzo passo
Andando a fondo in quel processo di osservazione, accade una strana esperienza: quando la tua capacità di osservazione cresce, i pensieri diminuiscono… nella stessa percentuale! Se il tuo testimoniare è pari a un dieci per cento, ci sarà un novanta per cento di pensieri; se la tua consapevolezza, la tua osservazione cosciente, è pari al novanta per cento, ci sarà soltanto un dieci per cento di pensieri.
Con il cento per cento di capacità di osservazione, ci sarà il nulla essenziale; questo è lo stato di nonmente, questa è la soglia sul terzo e ultimo passo.
Adesso osserva le emozioni più sottili, gli stati d’animo. I pensieri non sono così sottili come gli stati d’animo: un’ombra di tristezza, il guizzo di una gioia.
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Il quarto passo… accade spontaneamente!
Il primo passo si riferisce al corpo, il secondo alla mente, il terzo al cuore. E quando sarai in grado di osservare anche il terzo… il quarto passo accade da sé.
All’improvviso si verificherà un balzo quantico… e ti ritroverai esattamente al centro del tuo essere, là dove non c’è nulla di cui essere consapevoli.
La consapevolezza è consapevole di se stessa, la coscienza è cosciente di se stessa.
Questo è il momento dell’estasi suprema, del samadhi, dell’illuminazione… O qualsiasi nome tu le voglia dare; in ogni caso, questo è il momento culmine, al di sopra del quale non c’è nulla.
Non c’è modo di andare oltre, perché ovunque tu vada, al di là di quell’istante supremo, sarai comunque un testimone: colui che osserva.
Se inizi a osservare l’osservatore, non sei andato più in alto: sei sempre un testimone.
Quindi, l’osservazione distaccata è la fine del viaggio, sei arrivato a casa.
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L’unico requisito: sperimentare! 
Il mio insegnamento è tutto qui. È assolutamente scientifico. Non ha bisogno della fede, occorre solo sperimentare.
Non chiedo a nessuno di aver fede in me. Chiedo soltanto di provare e sperimentare.
So che accadrà anche a te, perché è accaduto a me; e io sono un essere umano normale, proprio come lo sei tu.
Non sostengo di essere un profeta, un salvatore o un’incarnazione di Dio.
Non vanto alcuna capacità speciale. Sono proprio come te.
L’unica differenza è che tu stai dormendo, io sono sveglio.
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Una sola conferma: accade veramente!
È solo una questione di tempo: prima o poi, anche tu ti sveglierai.
Quindi, non è affatto necessario fare di me un oggetto di venerazione, non occorre adorarmi.
Se mi ami veramente, questo è sufficiente perché tu possa partecipare all’esperimento.
Ti darò una garanzia: accade veramente!
Ti posso dare un incoraggiamento, ma non sarò il tuo salvatore. Non mi prenderò quella responsabilità, ma farò del mio meglio per scuoterti e far sì che ti svegli.
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