Sono tanti i motivi che spingono a chiudersi in se stessi. Infine le ragioni per cui diventa difficile vivere con gioia, condividere allegria.
Osho suggerisce in modo semplice per dare un diverso ritmo alla propria vita… qualcosa che porta ad aprirsi e a espandersi, con naturalezza.

Concludi e inizia la tua giornata ridendo!

Quando ridi, prova a farlo con tutto il corpo. Questa è la cosa da comprendere!
Puoi ridere solo con le labbra, puoi ridere con la gola; ma così la risata non sarà mai profonda.
Siediti dunque per terra, in mezzo a una stanza, e lasciati avvolgere da questa sensazione: senti che la tua risata proviene dalla pianta dei piedi.
Come prima cosa chiudi gli occhi e percepisci quelle piccole onde di risata salire dai piedi: sono molto sottili. Poi, arrivando all’ombelico, diventano più visibili e la pancia inizia a sobbalzare e a fremere. Adesso falla salire fino al cuore, per cui anche il cuore si sente ricolmo di quella risata. Poi portala alla gola e infine alle labbra.
Puoi ridere con le labbra e la gola, puoi emettere i rumori che assomigliano a una risata ma, in questo caso, non riderai affatto e la cosa non ti aiuterà granché: di nuovo sarà un gesto meccanico.
Quando inizi a ridere, immagina di essere un bambino piccolo. Visualizzati come un infante. Quando i bambini ridono, iniziano a rotolarsi per terra: se senti di farlo, inizia a rotolarti.
La cosa fondamentale in questo esercizio è lasciarsi coinvolgere totalmente nella risata. Il semplice ridere fragorosamente non è altrettanto significativo, il coinvolgimento è essenziale: quando accadrà, te ne renderai conto.
Per due o tre giorni potresti non essere in grado di sentire se sta accadendo oppure no, comunque accadrà. Porta l’intero processo alle sue radici più reali; nello stesso modo in cui un fiore spunta su un albero, percorrendo l’intero tragitto a partire dalle sue radici. Piano piano, molto lentamente giunge a fioritura: non riuscirai a percepirlo nei passaggi intermedi; solo quando esploderà e fiorirà, sarai in grado di vederlo. In questo modo, però, arriverà dalle radici, dal terreno essenziale di quell’albero. E avrà viaggiato, partendo dai suoi abissi.
Esattamente nello stesso modo, la risata dovrebbe partire dai piedi e puoi muoversi verso l’alto. Permetti a tutto il corpo di esserne scosso; percepisci quel tremolio e collabora con quella vibrazione.
Non restare rigido; rilassati e collabora con quel fremito. All’inizio potresti addirittura esagerarlo un po’: sarà molto utile farlo. Se hai la sensazione che le tue mani sono scosse da un fremito, accentualo in modo che l’energia inizi a scuotersi e a scorrere in onde sempre più consistenti. A un certo punto inizia a rotolarti per terra e a ridere.
Fallo di sera, prima di andare a dormire. Dieci minuti saranno sufficienti, poi va’ a letto. E al mattino, di nuovo, come prima cosa… lo puoi fare restando a letto.
Se lo fai, questa diventa l’ultima cosa che fai di sera, e la prima del mattino. La risata serale darà forma a una tendenza nel sonno: i tuoi sogni diventeranno più gioiosi, più fragorosi, e aiuteranno la tua risata mattutina; creeranno uno sfondo. E la risata mattutina stabilità una tendenza per l’intera giornata.
Qualsiasi cosa fai al mattino, la prima cosa che fai, qualsiasi essa sia, fissa la tendenza dell’intera giornata: se, come prima cosa, vai in collera, si creerà una catena, uno scatto d’ira porterà all’altro; un altro, a un altro ancora. Ti sentirai incredibilmente vulnerabile: qualsiasi inezia ti darà la sensazione di essere stato ferito, ti sentirai perennemente insultato.
Una cosa porta all’altra. E la risata è di fatto la cosa migliore con cui iniziare una giornata, ma fa’ in modo che sia qualcosa di totale. E durante il giorno, ogni volta che ne hai l’opportunità, non lasciartela sfuggire: ridi!
OSHO – Tratto da: La verità che cura