“la voce del tuo cuore”

 

Siamo persi nella cacofonia del mondo. Assillati e assediati da decine di voci che ci dicono cosa dobbiamo fare, chi siamo, come siamo… addirittura come dovremmo essere! Riscoprire la propria voce interiore – la voce del proprio cuore – è fondamentale per dare alla propria vita una nuova rotta, votata alla realtà e orientata verso una vera realizzazione.
Un aiuto fondamentale può venire da questa meditazione che Osho suggerisce:

Se potessi scegliere in base alle tue inclinazioni, fidandoti dell’intuizione… (una voce interiore che) nei bambini è molto sviluppata ma poi, un po’ alla volta, si affievolisce. La voce dei genitori, degli insegnanti, della società e dei preti diventa sempre più predominante. Ebbene, se vuoi entrare in contatto con la tua voce, devi passare attraverso una fitta barriera di rumori.
Esiste un bellissimo esperimento per chi medita. Osserva dentro di te: a chi appartiene quella voce? A volte è la voce di tuo padre, a volte quella di tua madre, a volte quella di tuo nonno, a volte quella del tuo maestro di scuola. Sono tutte voci diverse tra di loro. C’è solo una cosa che non riuscirai a trovare tanto facilmente: la tua voce interiore. È stata sempre repressa! Ti è stato sempre detto di ascoltare gli anziani, il prete, gli insegnanti, ma non ti è mai stato detto di ascoltare la voce del tuo cuore.
Dentro di te esiste una voce impercettibile che è tua, anche se non l’hai mai ascoltata, ed è quasi impossibile trovarla tra tutte le voci che ti sono state imposte.
Come prima cosa, devi liberarti da tutti quei rumori e assorbire la qualità del silenzio, della pace e della serenità. Solo così, e sarà una sorpresa, scoprirai di avere una voce interiore. È sempre esistita, come un influsso segreto.
Se non riesci a scoprire la tua inclinazione naturale, la tua vita sarà una lunghissima tragedia che comincia nella culla e finisce nella tomba.
Le uniche persone al mondo che abbiano conosciuto la beatitudine sono quelle che hanno vissuto in base alle proprie intuizioni, ribellandosi ogni volta che gli altri tentavano di imporre loro le proprie idee. Per quanto possano essere valide, quelle idee sono inutili perché non ti appartengono. Le uniche idee significative sono quelle che nascono dentro di te, si sviluppano dentro di te e fioriscono dentro di te.
Nessuno nasce per recitare una parte, ma per vivere una vita autentica, non per nascondersi dietro a una maschera, ma per mettere in luce il proprio volto originale. Eppure, finora, nessuna società ha mai permesso agli individui di essere se stessi.
Ogni tanto, raramente, qualcuno è riuscito a sfuggire alla sua morsa: un Gautama il Buddha, uno Zarathustra, un Chuang-tzu, un Kabir… e costoro sono stati oggetto di ogni possibile critica da parte della società, ma hanno scoperto la gioia dell’essere se stessi. La condanna della società non aveva alcun peso, paragonata alla gioia estatica che avevano scoperto.
Hanno sofferto ridendo…

Tratto da: The Rebel

Trova la tua voce interiore

Primo stadio: Chi parla, prego?
Qualsiasi cosa fai, pensi o decidi, chiediti: Viene da me, o è qualcun altro a parlare? Dopo aver scoperto a chi appartiene veramente la voce, sarai sorpreso. Forse è tua madre; sarà come sentirla parlare. Forse è tuo padre; non sarà difficile da scoprire. Tutto rimane registrato dentro di te esattamente come ti era stato dato la prima volta – i consigli, gli ordini, la disciplina, i comandamenti. Potresti scoprire molte persone: i preti, gli insegnanti, gli amici, i vicini, i parenti.
“Non occorre lottare. Basta sapere che non è la tua voce ma quella di qualcun altro – chiunque sia; sai comunque che non la seguirai. Quali che siano le conseguenze – buone o cattive – ora hai deciso di muoverti con le tue gambe, hai deciso di essere maturo; sei rimasto un bambino per un tempo sufficiente. Sei rimasto dipendente già abbastanza. Hai ascoltato tutte quelle voci e le hai seguite per un tempo sufficiente. E dove ti hanno condotto? Nel caos.

Secondo passo: Grazie… e addio!
Dopo aver identificato la persona cui appartiene la voce, ringraziala, chiedile di lasciarti e dille addio.
La persona che ti ha dato quella voce non era tuo nemico. Non aveva cattive intenzioni, ma qui non si tratta di intenzioni. Il fatto è che quella persona ti ha imposto qualcosa che non proviene dalla tua sorgente interiore; e qualsiasi cosa che proviene dall’esterno ti rende schiavo a livello psicologico. Quando dici chiaramente a una delle voci: “Lasciami”, la tua connessione con essa, la tua identità con essa, è spezzata. Era in grado di controllarti perché pensavi fosse la tua voce e la strategia era l’identità. Ora sai che non sono i tuoi pensieri, non è la tua voce; è qualcosa di estraneo alla tua natura. Riconoscerlo è sufficiente. Liberati delle voci che sono dentro di te e vedrai che presto potrai sentire, con grande sorpresa, una voce sottile e fievole che non avevi mai ascoltato prima… riconoscendo improvvisamente che è la tua voce.
È sempre stata presente, ma è molto sottile, fievole, perché è stata repressa da quando eri un bambino piccolissimo, e la voce era anch’essa piccola, un piccolo germoglio che è stato ricoperto da spazzatura di ogni tipo. Ora porti con te tutta quella spazzatura, e ti sei dimenticato della piantina che è la tua vita – ma è ancora viva, e sta aspettando di essere riscoperta; scopri la tua voce e seguila senza paura.
Dovunque ti conduca, quello è lo scopo della tua vita, quello è il tuo destino. È solo così che potrai sentirti realizzato e soddisfatto. È solo così che fiorisci – e, in questa fioritura, finalmente puoi sapere.

OSHO – Tratto da: Lo sguardo fuori dagli schemi