Nello Zen il nostro vero destino è scoprire il volto originale “Quello che avevi prima che i tuoi genitori nascessero, e che avrai dopo essere morto”.
Se lo si comprende, la vita diventa un viaggio alla ricerca della nostra vera dimora e le infinite sfide che vivere porta ad affrontare diventano opportunità per cogliere aspetti di noi ignoti, insoliti, impensabili; oppure l’occasione per riflettere e riflettersi nel mondo: in ogni caso una preziosa opportunità di conoscersi meglio.
Allora il destino diventa qualcosa di diverso dal fato, e riconoscerlo muta totalmente – addirittura ribalta – ogni prospettiva sul mondo della divinazione: questo destino non si fonda più sull’atavica paura dell’ignoto e dell’incerto; non è un fato inevitabile.
Il gioco proposto è un richiamo al presente, un aiuto a cogliere in ciò che accade lo spunto illuminante in grado di armonizzare con il non-senso che è il vero significato dell’esistenza.
E proprio giocando si capirà come concedersi l’opportunità di un nuovo inizio.