YOGA:
LA VIA DELL’INTEGRAZIONE
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Osho: La quarta dimensione dello Yoga
L’opera che apre all’essenza dello Yoga con la chiarezza che può avere solo chi ha conseguito quella dimensione dell’essere.
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– Yoga del cosmo interiore –
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«Fino a quando l’anima non sarà nutrita, finché il divino che è l’esistenza non è assorbito e non scorre nell’anima come sangue, diventando la tua consapevolezza… rimarrai inappagato.»
(Osho – Yoga per il corpo, la mente e lo spirito)
«Tu non sei solo corpo e mente, sei anche qualcos’altro: l’anima, il Sé, l’atman.
Il corpo ha dei bisogni, ma anche l’atman ne ha… e proprio tra i due, esiste la mente, che ha desideri. La mente è un fenomeno onirico.
Così come il corpo ha bisogno di cibo, anche l’anima necessita di un nutrimento.
La mente ha desideri e tenta di appagarli, senza riuscirci! Si tratta di una semplice terra di confine, in cui il corpo e l’anima si incontrano. Quando il corpo e l’anima sono distinti, la mente scompare semplicemente. Non ha esistenza propria.» (Osho – Yoga per il corpo, la mente e lo spirito)
«Lo Yoga è stato definito in molti modi, ma la definizione di Patanjali è la più scientifica: Yoga è l’arresto delle funzioni mentali.
Yoga è lo stato di nonmente. La parola “mente” comprende tutto: tutto ciò che puoi pensare è mente; tutto ciò che è conosciuto, che è conoscibile, fa parte della mente.
Arresto delle funzioni della mente significa annullamento di ciò che si conosce, fine dello scibile. Lo Yoga è un salto nell’ignoto, ma non è esatto definirlo “ignoto”; dovremmo definirlo “inconoscibile”.»
(Osho – Yoga: la scienza dell’anima)
«Lo Yoga ha a che fare con la totalità del tuo essere, con le tue radici. Non è filosofico, per cui Patanjali non ne farà un ragionamento o una speculazione. Non occorre crederci: semplicemente lo pratichi e constati che è così. Per questo dico che Patanjali non ha confronti. Su questa Terra non è mai esistito qualcuno simile a lui.» (Osho – Yoga: la scienza dell’anima)
«Patanjali inizia dicendo: “Adesso la disciplina dello Yoga”.
Se la tua vita è diventata del tutto miserabile, se hai compreso che qualunque cosa tu faccia crea l’inferno, allora il momento è arrivato. Questo momento può cambiare la tua dimensione, e la direzione della tua vita. Finora hai vissuto come una folla, come un caos. Yoga significa che ora puoi essere armonioso, puoi essere integro. È necessaria una cristallizzazione, una centratura: se non hai un tuo centro, ciò che fai è inutile. La vita passa e perdi tempo inutilmente. Prima di tutto è necessario un centro, e solo una persona centrata può essere felice. Tutti chiedono felicità, ma non puoi chiederla: devi guadagnartela. Tutti desiderano essere felici, ma solo chi ha un centro può essere felice. Una folla non può esserlo; una folla non ha un Sé. Non c’è atman, il Sé, per cui chi può essere felice?
Beatitudine significa assoluto silenzio, e il silenzio è possibile solo quando c’è armonia, quando tutti i frammenti discordanti sono diventati un solo essere, quando non esiste la folla bensì l’unità.”
(Osho – Yoga: la scienza dell’anima)
Osho e lo Yoga di Patanjali
«Qualsiasi cosa io stia per dire su Patanjali sarà completamente diversa da tutti gli altri commentari: io non sono un masochista, non sono un sadico. Io celebro me stesso e mi piacerebbe che voi partecipaste con me alla festa della vita. Il mio commento a Patanjali sarà fondamentalmente diverso da tutti i precedenti commentari: il mio commento sarà in assoluta sintonia con lui, come se fosse lo stesso Patanjali a farlo; e lui non era né un sadico né un masochista. Era un uomo perfettamente integro, privo di qualsiasi malattia interiore, senza problemi psicologici, senza ossessioni: era sano, integro, completo.
Pertanto io sto per dire cose che non sono state dette e mi troverete sempre diverso da tutti gli altri commentatori. Ricordatevelo, poiché io non sono né un sadico né un masochista. Non sono arrivato alla religione per torturare me stesso: è proprio il caso opposto. In effetti, io non sono mai arrivato alla religione: ho semplicemente gioito di me stesso e la religiosità è avvenuta in me, del tutto incidentalmente. È stata una conseguenza.»
(Osho – Yoga: potenza e libertà)